
Basta Gomorra: l’Albero delle Storie racconta un’altra Scampia
Davide Cerullo, dalla camorra alla ludoteca l’Albero delle Storie: “Qui i bambini possono essere bambini. Scampia ha bisogno di normalità”.
I simboli che si trasformano in gabbia, le persone che li abitano in animali da fotografare, imprigionati dalle sbarre del pregiudizio e di una narrativa sanguinaria che, pur riscuotendo successo anche oltreoceano, nuoce soprattutto a Scampia.
Un urlo dipinto sul cemento – “Le vele non sono uno zoo” – accoglie le persone che raggiungono il quartiere per fotografare i luoghi di Gennaro Savastano e Ciro l’immortale (i due protagonisti della serie tv Gomorra). Per visitare un set nel quale il confine tra finzione scenica e realtà è stato cancellato dalla storia e della televisione.
Io ci sono stato accettando un invito: “Veniteci a trovare”, aveva detto Davide Cerullo a conclusione di un suo intervento a Bologna, durante il quale ha raccontato la sua storia.
Davide Cerullo, dalla camorra alla ludoteca l’Albero delle Storie: “Qui i bambini possono essere bambini. Scampia ha bisogno di normalità”.
Quando la scuola diventa parte della società. Il direttore del Centro Elis: “Entriamo nelle case, da noi si iscrivono le famiglie intere”.
Nelle Centro Italia le strutture turistiche sono in difficoltà, ma pronte alla ripartenza: “Il COVID ci ha uniti. Per la prima volta abbiamo fatto sistema”.