
Basta Gomorra: l’Albero delle Storie racconta un’altra Scampia
Davide Cerullo, dalla camorra alla ludoteca l’Albero delle Storie: “Qui i bambini possono essere bambini. Scampia ha bisogno di normalità”.
Ero pronto a scrivere un necrologio. Eppure non è da funerale il clima che si respira lungo la strada che costeggia le Terme Bonifacio VIII, nonostante il numero bassissimo di turisti che tra giugno e luglio di quest’anno ne hanno varcato gli archi di ingresso e gli hotel non ancora completamente aperti. Forse una crisi che si abbatte su una situazione già complicata si rivela meno dirompente che altrove, ma praticamente nessun albergo è stato costretto a chiudere a causa della pandemia. […]
Spostandoci di pochi chilometri veniamo invece catapultati in una situazione del tutto differente: Abruzzo, provincia di Teramo, un luogo ricco di spiagge e resort a misura di famiglia.
Passeggiando la sera sulla lunga pista ciclabile, tra risciò e biciclette con le rotelle, non è raro essere attirati dalla voce degli animatori che dai villaggi intrattengono la clientela a suon di giochi aperitivo e spettacoli di cabaret. Salvo qualche volto coperto dalla mascherina, sembra quasi che il virus qui non sia arrivato. Negli hotel la situazione è differente.
Davide Cerullo, dalla camorra alla ludoteca l’Albero delle Storie: “Qui i bambini possono essere bambini. Scampia ha bisogno di normalità”.
Quando la scuola diventa parte della società. Il direttore del Centro Elis: “Entriamo nelle case, da noi si iscrivono le famiglie intere”.
Nelle Centro Italia le strutture turistiche sono in difficoltà, ma pronte alla ripartenza: “Il COVID ci ha uniti. Per la prima volta abbiamo fatto sistema”.