
Basta Gomorra: l’Albero delle Storie racconta un’altra Scampia
Davide Cerullo, dalla camorra alla ludoteca l’Albero delle Storie: “Qui i bambini possono essere bambini. Scampia ha bisogno di normalità”.
La storia d’Italia è variegata e infinitamente sfaccettata. La contrapposizione tra Nord e Sud, però, è uno dei capisaldi della discussione politico-economica della quale, da decenni, siamo attori e spettatori. Con l’accentuazione delle differenze tra visioni e missioni provocata dallo tsunami del COVID, abbiamo scelto di chiedere le ragioni di questa spaccatura a Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con Il Sud, e perché secondo lui il terzo settore dovrebbe essere il volano di una ripartenza quanto mai auspicabile.
Presidente Borgomeo, lei ha molto a cuore il concetto di capitale sociale. Sostenerlo e incentivarlo è una forma di investimento o di donazione?
Guardi, è una domanda molto importante perché coglie uno degli aspetti più rilevanti del mondo della filantropia, del terzo settore e del volontariato. Indubbiamente veniamo da una tradizione in cui la donazione, che può avere motivazioni diverse, è un atto di pura solidarietà. C’è la cultura cattolica del dono e la cultura per la quale bisogna donare risorse o donare se stessi per superare delle disuguaglianze inaccettabili, e tutto questo appartiene alla dimensione della filantropia, che è un concetto molto bello, ma limitarsi a questo oggi è troppo poco. Oggi donare o donarsi in attività che avremmo definito di pura solidarietà, come l’accompagnamento di soggetti fragili, anziani non autosufficienti, bambini in povertà educativa, famiglie di detenuti, eccetera, hanno in sé un valore oggettivo di rafforzamento della cittadinanza e della comunità. Questo processo un economista lo chiamerebbe di “rafforzamento del capitale sociale”. E il capitale sociale – grazie a Dio molte persone ed economisti se ne stanno convincendo, ma ahimè ancora non i politici – è la premessa per lo sviluppo. Quindi, rispetto alla sua domanda, si tratta di un investimento, anche se tecnicamente non è tale, perché l’investimento presume un rendimento, un ritorno economico; qui c’è un ritorno socioeconomico complessivo che è evidente.
Davide Cerullo, dalla camorra alla ludoteca l’Albero delle Storie: “Qui i bambini possono essere bambini. Scampia ha bisogno di normalità”.
Quando la scuola diventa parte della società. Il direttore del Centro Elis: “Entriamo nelle case, da noi si iscrivono le famiglie intere”.
Nelle Centro Italia le strutture turistiche sono in difficoltà, ma pronte alla ripartenza: “Il COVID ci ha uniti. Per la prima volta abbiamo fatto sistema”.