racconta

di Platone

Il libro della vita ep.11 - Matte Saudino racconta
"Apologia di Socrate" di Platone

L’11° ospite de #IlLibroDellaVita è il professore e autore Matteo Saudino che ha scelto di raccontare l’Apologia di Socrate

L'ospite - Matteo Saudino

Matteo Saudino, insegnante di filosofia e storia, autore di libri, allenatore di pallavolo e ideatore dell’omonimo canale youtube di filosofia. Obiettore di coscienza e attivista sindacale CUB, è da sempre impegnato nei movimenti per la pace, nelle campagne per la riduzione delle spese militari e nelle battaglie contro la precarizzazione del lavoro e della vita. Convinto sostenitore della democrazia partecipata dal basso, fondata sui diritti delle donne, degli uomini, dei bambini e degli animali, sulla giustizia sociale e sulla difesa dei beni comuni, è da anni impegnato contro la trasformazione liberista della scuola italiana in un’azienda gerarchica, in cui gli studenti si stanno rapidamente trasformando in clienti- merci, al servizio del mercato e della finanza. Da sempre in prima linea per costruire un sistema scolastico che metta al centro le persone e la loro emancipazione umana e collettiva, perché l’istruzione non deve reiterare le ingiustizie economiche e le differenze sociali, bensì deve ridurre le disuguaglianze.

Il libro in breve

Platone scrisse questo testo nel 399 a.C. in seguito alla morte di Socrate. Come altri testi giovanili di Platone, l’Apologia di Socrate risulta tanto affine al pensiero di quest’ultimo, da risultarne come un suo scritto. In realtà Socrate sosteneva la diffusione orale del pensiero e non esistono libri scritti di suo pugno: l’Apologia, se non una cronaca, è certamente il documento più attendibile del processo per la condanna a morte del padre della filosofia greca antica.

L'ultimo libro di Matteo

La filosofia non è una barba.
Dal prof più appassionante d'Italia, vita, morte e pensiero dei grandi filosofi da Talete a Nietzsche

Perché Eraclito morì sepolto vivo sotto il letame? Cosa ci raccontano il dolce morire di Democrito in una vasca piena di miele e il tuffarsi nell’Etna di Empedocle? Perché Thomas More fu decapitato e Giordano Bruno arso vivo? Cosa nascondono la cicuta di Socrate, la polmonite di Descartes e la pleurite di Schopenhauer? Per Matteo Saudino, morire è l’atto più filosofico del nostro vivere. La morte è un caleidoscopio attraverso cui osservare frammenti di puzzle esistenziali e ricostruire trame del pensiero. Partendo dal racconto delle memorabili morti di quindici grandi filosofi, Saudino ci svela lo stretto legame che intreccia vita e pensiero: ecco quindi che nella loro fine ritroviamo l’essenza del loro sistema filosofico che, così raccontato, ci appare inaspettatamente chiaro, logico, lineare e, soprattutto, indimenticabile. Una prospettiva originale per comprendere a fondo il pensiero dei grandi filosofi e arricchire la nostra conoscenza.

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