
Basta Gomorra: l’Albero delle Storie racconta un’altra Scampia
Davide Cerullo, dalla camorra alla ludoteca l’Albero delle Storie: “Qui i bambini possono essere bambini. Scampia ha bisogno di normalità”.
Growth hacker, frontend developer, SEO specialist o community manager. Basterebbe aver scritto sul proprio bigliettino da visita una di queste qualifiche per rendere difficile spiegare qual è la propria occupazione a chi non è del settore. Eppure queste, come tante altre professioni, sono diventate la nervatura di quel sistema complesso che è la comunicazione online, o per meglio dire (e citare il filosofo Luciano Floridi), on-life.
Ma parole e concetti non sempre vanno di pari passo. Capita infatti che entrino nel gergo comune – soprattutto se professionale – dei neologismi per identificare con precisione chirurgica idee e pratiche che sono sempre esistite. Perché in un mondo sempre più ibrido e disintermediato, il basculare violento tra un inglesismo buttato a caso e una ricerca di competenze sempre più specializzate genera quel senso di disorientamento scatenato da tutto ciò che è nuovo, e quindi incerto.
Ho chiesto a Daniele Chieffi – fino a poche ore fa a capo della parte digitale dell’agenzia di stampa AGI e da oggi Responsabile della Comunicazione del neonato Dipartimento per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione – di giocare insieme, cercando di fare ordine tra parole vecchie e concetti nuovi per capire dove stia andando la comunicazione.
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