racconta

di Dino Buzzati

Il libro della vita ep.6 - Federico Iarlori racconta "Un amore" di Dino Buzzati

L’ospite del sesto appuntamento de #IlLibroDellaVita è Federico Iarlori. Abruzzese, classe 1983. Dopo la laurea all’Università Cattolica di Milano si è trasferito a Parigi, dove vive e lavora da più di dieci anni. È attualmente giornalista, traduttore e producer freelance, ma conta di smettere al più presto. Papà di due bimbi italo-franco-tedeschi, ha fondato il blog “Il Mammo” per raccontare la sua storia di casalingo disperato a Parigi. Come libro della sua vita ha scelto “Un amore” di Dino Buzzati. Ovviamente abbiamo anche del suo “Se una notte a Parigi una tedesca e un italiano”.

L'ospite - Federico Iarlori

Federico Iarlori (Ortona, 1983) dopo la laurea all’Università Cattolica di Milano si è trasferito a Parigi, dove vive e lavora da più di dieci anni. È attualmente giornalista, traduttore e producer freelance, ma conta di smettere al più presto. Papà di due bimbi italo-franco-tedeschi, ha fondato il blog “Il Mammo” per raccontare la sua storia di casalingo disperato a Parigi. È stato co-protagonista della serie web di successo Ritals.

Il libro in breve

Una Milano che è insieme ritratto della metropoli e simbolo della babele d’ogni tempo. Su questo sfondo si muove il protagonista di “Un amore”: un uomo inconsapevole di aver atteso troppo, che è rimasto nell’intimo un giovane e crede che il sentimento possa compiere miracoli. E così il professionista maturo si innamora perdutamente di una donna giovanissima, ma già carica della cinica spregiudicatezza e della stanchezza morale di un’epoca. Unico romanzo erotico di Buzzati, “Un amore” continua l’indagine nelle inquietudini dell’uomo contemporaneo descrivendo la parabola di un amore vero, di esemplare limpidezza, destinato a smarrirsi nella menzogna come in un labirinto.

L'ultimo libro di Federico

Se una notte a Parigi una tedesca e un italiano

Cosa può fare un giovane disoccupato e ipocondriaco con la passione per la letteratura francese, se non emigrare a Parigi? Federico ha trent’anni, viene da un paesello dell’Abruzzo e dopo la laurea alla Cattolica di Milano si barcamena tra uno stage non retribuito e l’altro. Così, un po’ per fuggire alla precarietà, un po’ per realizzare il suo sogno di studente Erasmus, decide di fare il salto e, come nelle più belle favole, trova subito un vero posto di lavoro e persino l’amore. Lei si chiama Julia: ha gli occhi di ghiaccio e i capelli lunghi biondissimi. È praticamente perfetta, se non fosse che è tedesca e soprattutto… il suo capo! Allo scoccare del primo bacio, arriva anche la lettera di licenziamento – oltralpe il conflitto di interessi è preso più sul serio che da noi. Ma si tratta pur sempre di una storia d’amore e Julia invita Federico a vivere a casa sua. I mesi passano e, mentre sul fronte lavorativo tutto tace, l’orologio biologico della compagna in carriera comincia a farsi sentire. Da mantenuto a mammo il passo è breve e con la nascita di un bimbo italo-franco-tedesco, figlio dell’Europa unita, Federico dovrà fare i conti con le sue nuove responsabilità di padre e la sua innata attitudine alla fuga. Liberarsi dagli stereotipi basterà per non capitolare? La voce fresca e divertente di una generazione in bilico tra la nostalgia di un passato che non esiste più e le audaci sfide di un futuro incerto. La storia vera di un italiano all’estero, moderno e multiculturale ma con l’ansia da prestazione.

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